TERAMO – Nasce da Teramo la proposta per la predisposizione di una Legge Costituzionale in cui si preveda l’abolizione di tutte le province d’Italia. E’ quanto emerso dall’incontro convocato questa mattina dal sindaco Brucchi con tutt i sindaci della provincia di Teramo. All’iniziativa hanno preso parte 15 sindaci che si sono ritrovati nella Sala Consiliare del Municipio attorno alla battaglia per la tutela degli interessi dei singoli territori e, in una visione più ampia ma condivisa, dell’intera provincia. Durante il dibattito animato dalle posizioni dei sindaci è stato ribadito che la mobilitazione non ha lo scopo di proteggere poltrone politiche ma di salvaguardare i diritti dei cittadini e del territorio, riducendo al minimo i disagi e le problematiche che la prospettiva della soppressione potrebbe aprire. Il coinvolgimento dei Sindaci tende alla richiesta della redistribuzione delle funzioni, con la connessa riorganizzazione dei servizi sul territorio, per favorire una maggiore efficienza della macchina amministrativa. La prima decisione scaturita dall’incontro è stata di redigere un documento che verrà consegnato al Presidente del Senato Renato Schifani, nel quale appunto i Sindaci del territorio di Teramo avanzano la proposta di Legge Costituzionale che preveda la cancellazione di tutte le province, rendendo nei fatti inapplicabili e superate le disposizioni contenute ora nel Decreto Legge del Governo Monti che invece sancisce la cancellazione di soli 35 territori, creando di fatto sperequazioni. Oltre ciò, i sindaci hanno infine dato la propria adesione alla partecipazione in fascia tricolore, alla manifestazione che si terrà martedì prossimo 11 dicembre a Roma, in occasione dell’inizio della discussione in Senato per la conversione in legge del Decreto. Ad essa parteciperanno i sindaci di tutte le province a rischio soppressione, che si ritroveranno per un sit in a Piazza delle Cinque Lune, nelle adiacenze di Palazzo Madama sede del Senato, dove manifesteranno la contrarietà dei territori amministrati rispetto al provvedimento. A promuovere l’iniziativa, sono i sindaci di Crotone Peppino Vallone e diTeramo MaurizioBrucchi, che hanno già dato vita ad un coordinamento sulla problematica che investe territori da sud a nord del Paese. "Siamo giunti – dicono Bruchi e Vallone – alla vigilia della conversione in legge da parte del Senato di un provvedimento le cui conseguenze negative per le singole realta’ territoriali che rappresentiamo sono facilmente immaginabili in termini di economia, sviluppo, sociale e di sicurezza. Abbiamo l’obbligo come rappresentanti delle nostre comunita’ di far sentire forte la voce di dissenso, rispetto al provvedimento, che si leva dai singoli territori. Dobbiamo essere uniti, – concludono i sindaci – con le nostre fasce, che rappresentano il legame con la cittadinanza che amministriamo e che sentiamo il dovere di tutelare di fronte alla iniquita’ di questo provvedimento".
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